Artisti

Gianfranco Continenza. Pescara-L’Aquila, andata e ritorno in bike

Gianfranco Continenza, il mago della chitarra jazz-fusion (così lo ha definito Ulrich Vormehr, patron della celeberrima teutonica Esc Records), si è lanciato oggi, Domenica delle Palme 2022, in un’impresa sportiva a dir poco epica: Pescara – L’Aquila, andata e ritorno, tutto in bici.

L’altra grande passione del noto chitarrista abruzzese, il ciclismo appunto, lo ha condotto a rendere omaggio alla nostra città dopo una serie di piccole e grandi imprese che lo hanno visto macinare centinaia di chilometri in lungo e in largo per l’Abruzzo, con incursioni anche nelle Marche e nel Molise.

L’impresa di oggi, per tanti motivi, ha dello straordinario: innanzitutto la distanza percorsa, che tra andata e ritorno sfiora i 250 Km, poi il tracciato, che specie in direzione del Capoluogo di Regione è tutto in salita, poi ancora il mezzo, che è una normalissima citybike tutt’altro che leggera, infine le condizioni meteorologiche, che dalle prime ore del mattino si sono annunciate piuttosto impegnative, anche se sono andate via via migliorando durante la traversata appenninica.

Ad accoglierlo all’arrivo in Piazza Battaglione Alpini, davanti alla Fontana Luminosa, monumento tra i più simbolici della città, c’era Massimo Duronio, noto e stimato professionista aquilano, musicista (recentemente ha conquistato la prima posizione nella classifica di ReverbNation per la musica alternativa aquilana del suo album Beast Of 49), scrittore ed editore, fondatore di Worldwide Open Music, MusicAq magazine e Radio MusicAq, nonché grande fan di Gianfranco Continenza.

Nonostante avesse appena percorso 115 Km, la maggior parte dei quali in salita, Gianfranco Continenza si è presentato all’incontro fresco come una rosa, con un gran sorriso sulle labbra e sprizzante di energia.

Oltre che essere noto e affermato in tutto il mondo per i suoi quattro album solista (The Past Inside The Present, Face The Truth, Dusting The Time e Vertical Horizons), tre compilation (Mahavishnu Re-Defined, Vol. I e Vol. II, e The Loner 2), numerosissime collaborazioni discografiche (Unreal Terror, Adriano Brunelli, Sergey Boykov, Massimo Severino, Nicola Trivarelli, Alessandro Chiozzi e altri), il metodo “Il chitarrista jazz/fusion e l’improvvisazione modale creativa”, la docenza presso la Contemporary Music Academy di Pescara, Gianfranco Continenza è anche – e diremmo soprattutto – una persona splendida, generosa e genuina, lontana anni luce dallo stereotipo di certe rock-star autoreferenziali.

Un rapido passaggio attraverso il parco del Castello, un’occhiata all’Auditorium Renzo Piano, giusto il tempo di consumare un caffè (senza zucchero quello di Continenza) e scambiare quattro chiacchiere in libertà, per poi salire di nuovo in sella e riprendere la lunga via del ritorno verso Pescara.

Non prima però di avere accettato di autografare la Frankensteinder di Massimo Duronio, così rendendola una chitarra unica, straordinaria e inimitabile, e così rendendo indelebile il ricordo di questo giorno straordinario.

Gianfranco Continenza, molto legato a L’Aquila per esservisi esibito in diverse occasioni sui palcoscenici più ambiti e prestigiosi, ha recentemente concluso le registrazioni per il nuovo album di Umberto Bultrighini, la cui uscita è imminente.

Mentre attendiamo l’arrivo del suo quinto album solista (in cui dovrebbe avere accanto a sé Mark Egan, bassista del Pat Metheny Group e di Sting, e Massimo Manzi, uno dei più grandi batteristi italiani), salutiamo con affetto il mitico Gianfranco Continenza, impazienti di riceverlo ancora a L’Aquila, magari per una lunga serie di spettacoli tutti sold out, e lo ringraziamo infinitamente per l’interesse e l’attenzione che ha sempre riservato al nostro magazine e alle nostre iniziative.

Auguriamo a voi tutti una buona Domenica delle Palme, una buona Pasqua, e buona musica per tutta la vita.