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Iphigenia in Progress. Ci sarà la guest star Gianfranco Continenza nel nuovo album di Umberto Bultrighini

Abbiamo visto Gianfranco Continenza aggirarsi presso gli studi della Bess Recording, storica struttura di registrazione e produzione musicale abruzzese, così siamo andati un po’ a curiosare.

Abbiamo scoperto che il mago della chitarra jazz-fusion è impegnato in una sessione di registrazione per il prossimo lavoro di Umberto Bultrighini, docente e cultore di Storia Greca al cui nutrito e prestigioso curriculum accademico e letterario si aggiungono l’impegno nel teatro e soprattutto nella musica, quale pregevolissimo compositore, chitarrista e cantautore.

Sappiamo anche che si tratta di un album del quale azzardiamo il titolo Iphigenia in Progress.

Ipotizziamo che si tratterà di un concept intorno al mito di Ifigenia, personaggio della mitologia greca, ufficialmente primogenita di Agamennone e Clietemnestra, ma in realtà figlia di Teseo ed Elena.

Si racconta che Elena, rapita e violata da Teseo quand’era ancora giovinetta, fu Salvata dai Dioscuri ai quali giurò loro di avere mantenuto la verginità.
Tuttavia, sulla strada del ritorno verso Argo diede alla luce Ifigenia, appunto, che però affidò a Clitemnestra, la regina di Micene che aveva sposato in seconde nozze Agamennone, capo indiscusso degli Achei.
Più volte Ifigenia rischiò di essere data in sacrificio, ma Agamennone non acconsentì mai fin quando non vi fu costretto, dovendo allora fingere di darla in sposa ad Achille.
Quando Clitemnestra si accorse dell’inganno, assassinò Agamennone, ma Ifligenia accettò ugualmente il proprio destino.
Nell’antica Grecia le figlie femmine, in vista del loro matrimonio, venivano accompagnate dai genitori sull’acropoli per celebrare un sacrificio che per lo più consisteva nel consacrare alla dea Artemide non la vita, ma un oggetto personale come un giocattolo o una ciocca di capelli.
In Ifigenia si riflette dunque il mito della fanciulla che rimane vergine, malgrado il tentativo di essere sacrificata (intendendosi il sacrificio come morte della fanciulla verso lo status di donna adulta).
Anche la figura paterna che si confonde con quella del sacrificatore è importante, giacché la ragazza che va in sposa smette di essere sotto la tutela del padre per passare sotto quella del marito, dacché il padre, partecipando al sacrificio, accetta questa condizione. 

Ora, a prescindere dalle nostre supposizioni, siamo certi che Iphigenia in Progress (oppure quale che sia l’eventuale diverso titolo) sarà un album dall’altissimo valore letterario e musicale.

Infatti, se da un lato c’è la firma di Umberto Bultrighini, che molti ricorderanno come fondatore dei Tubi Lungimiranti, gruppo cult-beat divenuto celebre tra la metà degli anni ’60 e i primi ’70 con ben due 45 giri di successo pubblicati dalla CDI, dall’altro spicca quella di Gianfranco Continenza, il cui curriculum spazia dalla formazione artistica presso il Musicians Institute di Hollywood alla docenza presso la Contemporary Music Academy di Pescara, dalle collaborazioni con artisti di fama internazionale alla partecipazione in festival, concerti, rassegne e kermesse tra le più importanti in Europa, dalla pubblicazione di quattro album solista, due raccolte e svariate incisioni come session man, alla pubblicazione del metodo Il chitarrista jazz/fusion e l’improvvisazione modale creativa.

La partecipazione di una guest star del calibro di Gianfranco Continenza spiega molto bene quell’«in Progress» nel (presunto) titolo del prossimo album di Umberto Bultrighini che non vediamo l’ora di ascoltare insieme ai nostri amici e lettori.

Chi segue il nostro magazine riconoscerà senz’altro l’inconfondibile impronta stilistica di Gianfranco Continenza per averla apprezzata nei suoi lavori da solista (The Past Inside The Present – Esc Records 2008, Face The Truth – Esc Records 2011, Dusting The Time – Videoradio 2013 e Vertical Horizons – Never Sleeping Records 2019), così come nelle sue incisioni su Hard Incursion degli Unreal Terror, Art Of B(r)ass di Adriano Brunelli, Falling Skies di Sergey Boykov, The Branched Tree – Jazz Suite in 6 Movements di Massimo Severino,  Strange Kind Of Blues del Nicola Trivarelli Project Organ Trio,Circulating Energy di Alessandro Chiozzi, e in tanti altri album e singoli di successo.

D’altro canto, la collaborazione tra Gianfranco Continenza e Umberto Bultrighini è molto ben rodata, dato che hanno spesso calcato lo stesso palco in spettacoli e concerti memorabili.

Da una collaborazione come questa non può che nascere un capolavoro, per cui ne attendiamo con impazienza qualche succulenta anteprima per condividerla e commentarla insieme.

Nel frattempo, per ringraziarvi di averci letto fin qui, vi lasciamo al video del convegno “La presenza del teatro greco. Strutture, politica, società, eredità” tenutosi presso l’auditorium del Rettorato dell’Università “G. D’Annunzio” di Pescara, dove Umberto Bultrighini ha presentato il suo progetto “Euripide e il rock progressivo”.

Buona musica a tutti!