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Vertical Horizons. Upgrade dallo streaming al CD

L’evoluzione tecnologica ha introdotto cambiamenti profondi in tutti settori dell’arte e dell’economia.

In particolare, nel settore discografico ha determinato il passaggio dal vinile allo streaming, passando per le musicassette, i CD e il download.

Inutile opporre resistenza.

È un cambiamento inarrestabile e a breve evolverà verso qualcos’altro.

Secondo Worldwide Open Music, il futuro della mercato discografico, specialmente per quanto riguarda la musica emergente, non è né il download né lo streaming, ma lo sharing (vedi questo articolo qui).

In un recente articolo (qui), la FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) inquadra la situazione al 2019 dal punto di vista dell’industria.

Tuttavia, mentre gli industriali si spremono le meningi per individuare il settore merceologico più proficuo (per loro stessi, non per gli artisti né per il pubblico), un numero sempre maggiore di giovani talenti e di affermati musicisti ricorre alle nuove tecnologie.

I vantaggi dei nuovi sistemi superano indubbiamente gli svantaggi.

I musicisti emergenti, fra i quali tanti talenti, hanno molte più opportunità per proporsi e affermarsi presso il pubblico.

I musicisti affermati possono raggiungere una platea di ammiratori molto più estesa.

Download, streaming e sharing non implicano l’abbandono del supporto fisico.

Il report Music Listening 2019 pubblicato dall’IFPI (l’organizzazione che rappresenta l’industria discografica in tutto il mondo) rivela, infatti, che nel 2019 il pubblico, nella sola Italia: ha ascoltato musica per 2,3 ore al giorno (equivalenti a 46 canzoni da 3 minuti); per il 57% ha utilizzato un servizio di audio streaming; per il 76% ha ascoltato musica in auto; nella fascia di età over 35 ha preferito CD e DVD al download.

In definitiva, chi ama la musica “matura” e, in particolare, quella di maggiore qualità, non rinuncia al piacere di possedere il supporto fisico, cioè il CD e, sia pure in minore misura, il vinile.

Non c’è dubbio, infatti, che ascoltare da CD la musica di Gianfranco Continenza non è un semplice vezzo da amatori, ma è un piacere che coinvolge il tatto (la jewel case), la vista (la copertina), l’olfatto (l’odore inconfondibile della carta stampata), oltre ovviamente all’udito.

Senza aggiungere che la qualità dell’audio di un CD è molto maggiore di qualsiasi formato tra quelli – necessariamente compressi – impiegati nel download e nello streaming.

Certamente Gianfranco Continenza non è un “nostalgico” della belle époque e del grammofono: i suoi album (da The past inside the present a Vertical Horizons, passando per Mahavishnu Re-Defined II, Face the truth e Dusting the time) sono presenti e mietono record di successi su tutte le più importanti piattaforme streaming del mondo, da Apple Music a Spotify.

Vieppiù che dimostrando una incredibile gentilezza d’animo, ha persino messo gratuitamente a disposizione del pubblico di Radio MusicAq i brani tra i migliori del suo repertorio, che stiamo centellinando per gustarli appieno e non sciuparne la magia.

Ciò nonostante, il pubblico continua ad acquistare i suoi CD.

Tanto per fare un esempio, The Past Inside The Present (ESC Records, 2008) ha conquistato il primo posto nella classifica Tower Records degli album di chitarristi jazz, mantenendolo per più di 3 settimane, ed è risultato il secondo album più venduto degli artisti della ESC Records per il 2008.

Siamo perciò felicissimi di annunciare che anche l’ultima fatica di Gianfranco Continenza, Vertical Horizons, già best seller nelle piattaforme streaming di tutto il mondo, è da poco disponibile anche su CD.

In Vertical Horizons Gianfranco Continenza ha messo insieme un trio di superpoteri con due musicisti di fama mondiale, il bassista Michael Manring e il batterista Oreste Sbarra.

Le otto composizioni originali scritte da Gianfranco Continenza sono veicoli perfetti per questa avventurosa gita improvvisata.

Le sue capacità compositive sono in costante evoluzione e questa registrazione è un passo da gigante nella sua carriera musicale.

Le canzoni creano una variegata gamma di stati d’animo e includono viaggi elettrici potenti ad alta energia che evolvono verso stati d’animo molto intimi con Gianfranco Continenza alla chitarra acustica.

Il filo conduttore che lega questo progetto è la scelta delle composizioni e l’interazione tra questi musicisti virtuosi.

È anche interessante notare che tutte le composizioni hanno una durata di 3-4 minuti, il che le rende molto dirette e puntuali.

Anche se i brani sono apparentemente complicati dal punto di vista armonico, melodico e ritmico, il trio li esegue senza sforzo mentre fa affermazioni musicali molto forti che consentono a ciascun esecutore di esprimere i propri stili virtuosi.

Gianfranco Continenza è al suo meglio in tutti i brani, proponendo idee originali e spaziando tra sonorità elettriche ed acustiche.

Come bassista e fan di Michael Manring, è un piacere speciale sentirlo protagonista in questo avventuroso trio.

Il suo suono e i suoi groove sono solidi mentre si collega perfettamente al maestro batterista Oreste Sbarra, e il suo suono è meravigliosamente chiaro, profondo ed espressivo.

Gianfranco Continenza offre a Michael Manring molto spazio da solista per presentare la sua tecnica virtuosa su bassi senza tasti.

C’è una comunicazione profonda tra questo trio dinamico e una costante conversazione musicale mentre interagiscono tra loro, sostenendo e guidando gli altri membri del trio.

Questa è una registrazione all’avanguardia che consiglio vivamente ai fan della progressive jazz fusion e del progressive rock.

(Mark Egan 15/04/2019)

Il CD di Vertical Horizons (label Never Sleeping Records) è disponibile presso la Contemporary Music Academy di Pescara, anche su spedizione.

Prodotto da Claudio Citarella e Gianni Reale.

Artwork by “the great” Daniele Aramu.

Photos by Domenico Stratos.