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Marco Vincisgrassi e la Beata Gioventù

Marco Vincisgrassi, pescarese di nascita e perugino di adozione, suona pianoforte e tastiere dall’età di 9 anni.

Aperto a tutti i generi musicali, predilige il funk, la dance anni ’80 e l’elettronica, ma non disdegna il manouche e il folk d’autore, passando per l’easy jazz.

Si definisce «un cantastorie anacronistico, fuori tempo, a volte mistico».

La Beata Gioventù che accompagna Marco Vincisgrassi «in giro per lo Stivale» è formata dal batterista Giovanni Baldassarri, il chitarrista manouche Claudio Cauzillo, il bassista e contrabbassista Lucio Esposito e il pianista Enrico Mirabassi.

La band è stata finalista al premio nazionale Fabrizio De André 2019 nella sezione testi, e propone un repertorio tutto costituito da inediti, fatta salva una interessante rivisitazione di un celebre brano di Fabrizio De André.

Il 7 febbraio 2021 è uscito il nuovo singolo, L’ombrello, pubblicato in anteprima sulla pagina Facebook di Marco Vincisgrassi e la Beata Gioventù (@marcovincisgrassimusica).

Il brano tratta con apparente leggerezza un tema molto serio: la strage di Capaci, cioè l’attentato di stampo terroristico-mafioso compiuto da Cosa Nostra il 23 maggio 1992 nei pressi di Capaci, in provincia di Palermo, in cui persero la vita il magistrato antimafia Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

Il testo, molto ben scritto, è una rilettura in chiave contemporanea di quanto è accaduto in quegli anni in Italia, del clima nel quale è maturato l’attentato, della complicità, della connivenza e di quel malaffare che in un modo o nell’altro, purtroppo, ritroviamo pressoché immutati anche ai giorni nostri.

Uno stile decisamente cantautorale, quello di Marco Vincisgrassi, che riflette certamente la definizione di «cantastorie», ma nel quale il racconto storico è in realtà un manzoniano “espediente” per descrivere l’attualità.

Per gli arrangiamenti del brano L’ombrello, Marco Vincisgrassi si è affidato a una vera e propria guest star: Gianfranco Continenza.

L’inconfondibile impronta musicale di Gianfranco Continenza spinge il brano oltre gli orizzonti della musica cantautorale, caratterizzandolo fortemente con un sound ricercato, denso di armonie e melodie complesse ed elaborate, ma al contempo gradevolissime e semplici da ascoltare.

Un connubio eccellente tra la musica d’autore italiana e il jazz-fusion internazionale che desideriamo ascoltare con voi, ringraziandovi per averci letto fin qui.

Ecco il videoclip dell’Ombrello di Marco Vincisgrassi e la Beata Gioventù feat. Gianfranco Continenza.

Buona musica a tutti!