Claymore
I Claymore sono stati un complesso musicale italiano, fondato a L’Aquila tra il 1986 e il 1987 e attivo fino al 1994.
Nati su iniziativa di Massimo Duronio (chitarra elettrica) ed Enzo Manieri (tastiere), ai quali si sono aggiunti Alessandro Visconti (batteria), Alessandro Orzieri (basso elettrico), Gianluca D’Angelo (chitarra elettrica), Philippe Bahbout e Giuseppe Vesce (voci), gli adolescenti Claymore esordirono con il loro primo concerto nella primavera del 1989, presentando a un pubblico numeroso e meravigliato un repertorio in cui avevano accostato ad alcune cover (fra le quali, Imagine di John Lennon e Born in the USA di Bruce Springsteen) i brani inediti scritti da Massimo Duronio e arrangiati con il contributo di Enzo Manieri (fra i quali, Killed down the road e Only love).
In otto anni di attività, i Claymore hanno ampliato il proprio repertorio di brani inediti, introducendo numerosi testi in lingua italiana (fra i quali, Canzoni del cielo, Dolce bambina, Lo chiamavano west, La collina degli stivali, Ali di cera, Linda e Lo show must go on) e riducendo progressivamente il numero delle cover, esibendosi su moltissimi palcoscenici, dentro e fuori le mura cittadine.
Suonare con i Claymore era decisamente entusiasmante, ma certamente non era semplice: la ricerca costante di una cifra stilistica imponeva un impegno creativo, uno studio approfondito della musica e una visione d’insieme che non molti, soprattutto in quella fascia di età, volevano o potevano condividere.
Per questo motivo, attorno al nucleo costituito da Massimo Duronio ed Enzo Manieri, nei Claymore si sono avvicendati molti giovani musicisti aquilani (fra i quali si ricordano, dimenticandone purtroppo tanti altri, Gianluca Parisse (batteria), Stefano Valeri (batteria), Raffaele Cera (batteria), Roberto Simongini (batteria), Fabrizio Tiberi (basso), Mario Mast (basso), Francesco Attanasio (basso), Salvatore Diodato (chitarra), David Nanni (chitarra) e Ido Cianca (chitarra)).
Un turnover così tanto accentuato (per il quale i Claymore si autodefinivano ironicamente «band in progress») apriva spiragli stilistici sempre nuovi, in funzione delle diverse attitudini musicali espresse dai mutevoli elementi del gruppo, ma rendeva estremamente complicata la realizzazione dei progetti.
La fine dell’epopea Claymore coincise con la nascita degli Asilo Republik, la cover band a cui avevano dato vita Enzo Manieri e Denni Zuccon (il più talentuoso e promettente giovane chitarrista che L’Aquila possa ricordare).
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