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Sybaris, il nuovo singolo di Maurizio Vincenzi

Nato e cresciuto a Sibari, in provincia di Cosenza, all’età di 12 anni ha approcciato allo studio autodidattico della chitarra, spinto dalla passione per Rino Gaetano e guidato, nei primi passi, dallo zio musicista.

Con Cristiano Russo (chitarra), Vincenzo De Leo (basso) e Alessandro Iaconianni (batteria), Maurizio Vincenzi (chitarra) ha formato la sua prima band, i New Doors poi rinominati Running Free, cui si sono avvicendati, nel tempo, Demetrio Pisarra, Leonida Bianchimano e Beppe Carrozza (voci), Gianfranco De Luca (tastiere).

Perfezionatosi in chitarra rock presso il Centro Professione Musica di Milano, sotto la guida di Franco Mussida, Pietro La Pietra e Andrea Braido, nel 1996 ha registrato il primo demo, Ma Che Storia È, undici tracce originali eseguite nei live ma mai pubblicate, prodotto da Giovanni Covassi.

Trasferitosi nel 1996 a Como, ha collaborato con Tommy De Angelis, musicista, cabarettista e voce radiofonica, a una serie di progetti tra i quali il Cabaroke, una compagnia di musica rock, cabaret e spettacolo, al quale prenderanno in seguito parte anche Joe Calizzi e Ivan Stefanoni.

Con il polistrumentista tarantino Julio Kaliandro ha formato una band la cui line up era composta da Joe Calizzi (voce), Tommy De Angelis (batteria) e Maurizio Vincenzi (chitarra).

Successivamente è entrato a far parte, in veste di frontman, nelle band comasche dei Soul Sacrifice e degli Mp3.

Nel 2002 ha ripreso le registrazioni di numerose canzoni inedite e originali, dalle quali sono scaturiti 2 album demo, Provvisoriamente e Please Wait.

Nello stesso anno, in Veneto ha fondato i Rossibar, band tributo a Vasco Rossi, e i Nucleo 99.

Nel 2011 ha registrato il singolo “Al Centro Del Mondo” con la produzione di Nic Angileri e la collaborazione di Rocco Lombardi (batteria), Claudio Bodini (tastiere), Luca Princiotta (chitarra) e Maurizio Solieri (chitarra).

Nel 2017, oltre a registrare due nuovi singoli, “Non ti Voglio Vedere” e “Se Hai Bisogno Di Me”, la passione per il cinema, lo ha portato a scrivere la sua prima sceneggiatura, Sybaris The Great, basata su una vicenda realmente accaduta nel 510 A.C.

Sybaris fu una grande e potente polis della Magna Grecia, collocata sulle coste del mar Jonio nei pressi della foce del fiume Crati, in Calabria.
Venne barbaramente distrutta a opera dei crotoniati nel 510 A.C.
Si narra che l’esercito di Kroton fosse ispirato e guidato dall’illustre Pitagora e dall’eroe olimpico Milone.

Questi i numeri del cortometraggio: due anni di lavori, 15 location diverse tra Veneto e Calabria per le registrazioni, più di 250 persone coinvolte, tra attori, comparse, tecnici, musicisti e altri.

Per questo lavoro cinematografico è stato registrato anche il singolo “Sybaris“, masterizzato presso i celeberrimi Abbey Road Studios di Londra.

Pubblicato nel 2019, il cortometraggio è stato ritirato e revisionato per consentirne la partecipazione nei concorsi cinematografici.

Oltre a Sybaris The Great, Maurizio Vincenzi ha scritto le sceneggiature di Paradiso In Blues e del mini corto La Vecchia Chitarra Ritrovata.

Abbiamo ascoltato molto attentamente “Sybaris“, freschissima di pubblicazione, e ci siamo lasciati intrigare molto piacevolmente dal trailer di circa 5 minuti che la contiene.

Ammettiamo di avere faticato non poco per isolare l’ascolto del brano dalla visione del filmato, perché li abbiamo trovati assolutamente simbiotici, con riferimento tanto al testo quanto alla musica.

Il testo, molto ben scritto nella non facile lingua italiana (solo il refrain «Oh, Sybaris is burnt» è in lingua inglese, ma non stride affatto con il resto), osserva una metrica a quartine le cui rime baciate non risultano mai banali o scontate, e racconta con dovizia di particolari la vicenda dell’antica Sybaris, dai fasti alla distruzione ad opera di Kroton, rivissuta con un inarrestabile moto di orgoglio.

La musica è una cavalcata di chitarra, basso e batteria, in cui l’incedere ritmico, screziato qua e là da riff di chitarra solista e da effetti di elettronica, è sostenuto da quartine di power chords che intessono progressioni armoniche degne del miglior rock nostrano.

Gli arrangiamenti e il cantato sono molto misurati e rivelano ancora una volta la dimensione cinematografica in cui il brano nasce, ivi trovando la sua più naturale collocazione.

Se amate le sonorità e le atmosfere del rock italiano, troverete estremamente interessante la proposta musicale di Maurizio Vincenzi; se avete già avuto modo di appezzarla, allora non potete farvi mancare l’ascolto della sua “Sybaris”.

Per ringraziarvi di averci letto fin qui, vi lasciamo allo splendido trailer/clip della “Sybaris” di Maurizio Vincenzi.