AbruzzoArtistiSpettacoli

Il jazz-fusion Made in Italy: da Gianfranco Continenza all’Overflow Tour

Il genere jazz-fusion si sta apprestando a vivere una seconda giovinezza, questa volta anche in Italia.

Negli anni ‘70-‘80 vi si erano avvicinati Nova, Agorà, Dedalus, Kaleidon, Il Baricentro, Venegoni & Co., Perigeo, Area, Arti & Mestieri, Deus Ex Machina e pochi altri pionieri italiani, senza tuttavia riuscire a centrare quel mix perfetto di stilemi jazz, sonorità rock e ritmi funk, che definirà la musica fusion propriamente detta e decreterà di lì a breve il successo planetario di Miles Davis, Chick Corea, Mahavishnu Orchestra, Weather Report, Herbe Hancock, Pat Metheny, Allan Holdsworth, John McLaughlin, Al Di Meola, John Scofield, Jaco Pastorius, Luc Ponty, Billy Cobham, Stanley Clarke, e chi più ne ha più ne metta.

Troppo intenti a contemplare il paesaggio dal finestrino di un prog rock a vapore, musicisti e discografici italiani si erano lasciati sorpassare dal jazz-fusion ad alta velocità destinato a scalare le classifiche mondiali.

Quando la volpe non arriva all’uva, si sa, dice che è acerba, ma non è stata una buona idea credere che il jazz-fusion non avrebbe avuto successo perché «è un genere difficile da ascoltare», casomai è una musica difficile da suonare perché richiede profonda conoscenza della teoria musicale, eccellenti doti dello strumento e tanta tanta creatività.

L’unica era mantenere il jazz-fusion a debita distanza dai palinsesti televisivi, dalle stazioni radio e dai mass media in generale (cosa che in effetti è accaduta), ma ciò nonostante questo genere musicale si è via via affermato presso un pubblico sempre meno “di nicchia”, soprattutto nei festival, nei teatri, nei club e nelle accademie musicali, dove ha continuato a vivere, suscitare interesse e riscuotere successo.

Nell’edizione 2023 dello storico Eddie Lang Jazz Festival che andrà in scena dal 25 al 29 luglio 2023 a Monteroduni in provincia di Isernia, il jazz-fusion torna protagonista indiscusso dei seminari formativi di chitarra, tenuti nientemeno che da Livio Lamonea (al quale dedicheremo presto il doveroso spazio sulla nostra fanzine) e dal jazz-fusion guitar wizard Gianfranco Continenza.

Forse Gianfranco Continenza non è stato il primo musicista a portare il jazz-fusion in Italia, ma è stato sicuramente lui il primo – se non l’unico – a rappresentare l’Italia nella scena mondiale del jazz-fusion.

Overflow è il nuovo progetto artistico di Gianfranco Continenza, un supergruppo che si caratterizza per la costante ricerca di una musica spontanea, caleidoscopica e al contempo organizzata, in cui coesistono componenti elettriche e acustiche con cui dare vita a un repertorio di brani originali, contemporanei e fortemente caratterizzati, che spaziano dal jazz e jazz-fusion al rock, dal blues al funk, dal reggae alla musica latina.

Chitarrista virtuoso e versatile, Gianfranco Continenza ha suonato e registrato come leader in diverse formazioni di musica fusion insieme a Bill Evans, Joe Diorio, Mark Egan, Don Mock, Bob Mintzer, Michael Manring, Scott Kinsey, John Beasley, Tetsuo Sakurai, Rick Latham, Massimo Manzi, Marco Minnemann, Alessandro Centofanti, Walter Martino, Ray Riendeau, Francis Hylton, Dino D’Autorio, Ellade Bandini, Ernesttico, Pippo Matino e molti altri.

Diplomatosi nel 1998 col massimo dei voti al Musicians Institute di Hollywood (California), ha pubblicato quattro album da solista: The Past Inside The Present, primo posto nella classifica Tower Records USA come miglior album jazz-fusion, Face The Truth, Dusting The Time, decretato miglior album jazz-fusion dell’anno dalla celeberrima rivista americana Guitar Player, e Vertical Horizons.

È presente nelle compilation Mahavishnu Re-Defined Vol. I, Mahavishnu Re-Defined Vol. II e The Loner 2 – A Tribute To Jeff Beck, e ha collaborato come session man, in studio e dal vivo, con decine di artisti in Italia e in Europa.

Si è esibito in numerosi festival dedicati alla musica jazz tra i più prestigiosi al mondo come, per esempio, il Bratislava Jazz Days del 2008, ripreso anche in Italia da Rai 3.

Ha pubblicato articoli e lezioni sulle note riviste italiane e americane Guitar Player, Chitarre, Just Jazz Guitar, e altre, ha pubblicato il metodo ”Il chitarrista jazz/fusion e l’improvvisazione modale creativa”, e ha fondato la Contemporary Music Academy di Pescara.

È il cuore degli Overflow. 

Contrabbassista e bassista elettrico, insegnante di musica e musicoterapeuta, diplomato in Contrabbasso presso il Conservatorio di Musica “Luisa D’Annunzio”, Pierpaolo Catena si è formato nel jazz con Francesco De Liberato e si è perfezionato con Giuliano De Leonardis.

Ha suonato con l’orchestra Sinfonica Giovanile Abruzzese e Luis Bacalov, l’orchestra Sinfonica Pescarese, l’orchestra del Conservatorio di Pescara, l’orchestra del Teatro Marrucino di Chieti, l’orchestra Sinfonica Abruzzese e Andrea Bocelli.

Dal 2005 fa parte anche del quintetto d’archi “Adriana Lecouvreur” e dell’ensemble i “Musici del Sirena”.

Ha collaborato con l’Abruzzo Big Band, Marco Tamburini, Tony Pancella, Cheryl Arena, Gabriel Rosati, Geoff Warren, Vincenzo De Ritis, Danny Manzo, Angelo Trabucco, Gianfranco Continenza e molti altri.

Ha inciso la sua musica negli album di Gabriel Rosati & Brazilatafro Project, Vincenzo De Ritis Trio, Ensemble Adriana Lecouvreur, Fabio Monaco e Andy Micarelli.

È la spina dorsale degli Overflow. 

Percussionista dotato di singolare sensibilità artistica e versatilità interpretativa, Walter Caratelli, diplomato in percussioni al conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara, si è perfezionato con Enrico Lucchini e ha arricchito la propria formazione con Horacio “El Negro” Hernandez, Manù Roche, Ettore Fioravanti, Vinnie Colaiuta, Harnold R. Battista e Chad Wacherman.

Ha praticato il jazz e l’R&B nei jazz club newyorkesi, specializzandosi al contempo nella musica latina, prima a Cuba, poi a Barcellona.
Tornato in Italia e conseguita la laurea con lode in Musica da Camera, si è dedicato all’insegnamento delle percussioni e attualmente è docente presso il Liceo Musicale Artistico e Coreutico MI.BE. di Pescara.

È stato timpanista stabile presso il Teatro Marrucino di Chieti per più di un decennio, oltre che percussionista apprezzato in molteplici formazioni cameristiche e sinfoniche di grande prestigio, con le quali si è esibito in Italia, Messico, Caraibi, Venezuela, Spagna, Francia, Austria, Germania e Israele.
Ha collaborato e tutt’ora collabora con vari ensemble musicali, come la Dean Martin Orchestra di Pescara, il Jeoff Warren Quartett, il Maurizio Di Fulvio Trio e molti altri.

È il battito del cuore degli Overflow.