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Fabio Iuliano: pensieri in movimento

Giornalista, docente di lingue straniere, tra le collaborazioni l’agenzia Ansa e il Centro (testata ex gruppo L’Espresso-Finegil Editoriale).

In passato ha lavorato a Parigi e Milano con Eurosport e Canal +.

Come blogger, oltre ad aver seguito vari eventi sportivi internazionali, dalle Universiadi (in Europa e in Asia) alla Race Across America  – la folle corsa ciclistica da un capo all’altro degli Stati Uniti – ha condotto alcune inchieste sull’immigrazione con reportage in Italia, Romania e Marocco.

Nel 2007 ha vinto il premio giornalistico Polidoro.

La copertina del libro New York, Andalusia del cemento

Nel 2016 ha firmato “New York, Andalusia del Cemento – il viaggio di Federico García Lorca dalla terra del flamenco alle strade del jazz” (Aurora edizioni), l’anno successivo Lithium 48, sempre per la stessa casa editrice.

La copertina del libro Lithium 48

Stiamo parlando di Fabio Iuliano, e abbiamo letteralmente “rubato” questa biografia dal suo blog LITHIUM 48, che invitiamo tutti a leggere, in movimento, ma anche da casa.

Fabio Iuliano

Ma Fabio Iuliano è molto avaro di parole quando si tratta di se stesso, e questa è una dote tipica delle persone più ricche di qualità.

Per esempio, nella biografia ufficiale, Fabio Iuliano non riferisce di essere cofondatore del duo The Colleagues, in cui accompagna Francesca Catenacci con chitarra, ukulele e percussioni, e propone un repertorio che spazia dall’alternative rock Usa e Gb, fino alle evoluzioni blues e soul declinate da talenti come Amy Winehouse.

The Colleagues

«Un percorso di “redemption songs”», si legge nella biografia del duo , «che non prescinde da ballate di Woodstock come Somebody to love e accarezza varie icone rock come Patty Smith, Johnny Cash, Bob Dylan».

Così come non riferisce di essere impegnato anche con il progetto musicale Y.A.W.P., «due chitarre, un basso, una voce e una batteria per un mix di suoni alternativi».

Y.A.W.P.

Scopriamo dalla biografia della band che si tratta di «un progetto, un esperimento, nato nell’hinterland – nella zona commerciale ovest – a due passi dal capoluogo».

L’influenza è quella del rock americano, «ma sono diversi i brani di produzione propria che includono anche alcuni versi di Federico Garcia Lorca, elaborati con arrangiamenti originali».

E, ancora, dalla biografia ufficiale manca ogni riferimento al suo impegno nel quotidiano online Virtù quotidiane e nel magazine The walk of fame.

Ma, soprattutto, manca ogni riferimento al suo imprescindibile contributo alla nascita di Radio MusicAq con il suo programma r(E)sistere.

r(E)sistere, il programma di Fabio Iuliano su Radio MusicAq

Allora ci siamo improvvisati reporter e abbiamo deciso di intervistare il vero reporter, Fabio Iuliano, per avere da lui stesso notizie più attendibili.

Ecco cosa ci ha riferito.

Insegnante, giornalista freelance, blogger, lucky loser.
Da piccolo avevo due sogni: quello di fare lo spazzino e quello di correre la maratona di New York, almeno uno sono riuscito a realizzarlo.
Per il resto, passo il tempo scrivendo per alcune testate tra cui il Centro, Virtuquotidiane.it, TheWalkofFame, però in passato ho lavorato anche con Ansa, Eurosport e Canal+.
Adoro viaggiare e suono chitarra e voce in un gruppo alternative rock, Y.A.W.P.

Questo è quanto.

In definitiva, per inseguire i pensieri in movimento di Fabio Iuliano, non resta che sintonizzarsi su Radio MusicAq.